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Catania in un solo giorno

Hai un solo giorno per visitare la nostra città etnea, hai appena fatto una ricerca su google e non sai da dove cominciare? Mare, centro storico, Etna, street food…! Calma, niente paura ci pensiamo noi.

Visitare Catania non è impossibile. Segui la nostra guida e goditi la vacanza:

 

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Arrivati in Piazza Duomo, troverai al centro della piazza un piccolo elefantino “U liotru”. La sua origine è molto antica, costruita in pietra lavico durante il periodo romano, fu posizionata in seguita da Gian Battista Vaccarini, su un basamento di marmo bianco che raffigura i due fiume della città: l’Amenano e il Simeto.
Devi sapere che ogni catanese è affezionato a questo animaletto in pietra lavica, non solo perché dal 1239 è l’emblema della città ma per il fatto che, costruito in pietra lavica; si pensa che la statua protegga il territorio dalla furia dell'Etna, come un talismano. Ci sono varie storie intorno a questo emblema.


 

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Di fronte, troverai il Duomo di Catania, la cattedrale della città. Edificata in epoca normanna, su quelli che erano le terme achilleane (ancora oggi visitabili), fu ricostruita a seguito del terremoto del 1693 (la città di Catania infatti, fu più volte ricostruita a causa degli innumerevoli terremoti ed eruzioni vulcaniche che nel corso degli anni si sono susseguiti):  La facciata della cattedrale è opera di Gian Battista Vaccarini, e si caratterizza per il suo stile barocco, mentre la parte absidale, il transetto e le mura risalgono al periodo normanno. È un luogo molto importante per tutti i catanesi, non solo perché si trova in piazza Duomo, il cuore della città, ma perché al suo interno sono conservate le reliquie di Sant’Agata, padrona della città.
Accanto vi è Porta Uzeda, intitolata al viceré spagnolo Giovanni Francesco Paceco Duca di Uzeda, che collega il seminario dei chierici con il palazzo arcivescovile e la cattedrale.  

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 Accanto al palazzo dei Chierici vi è la fontana dell’Amenano, denominata così a “causa” del fiume omonimo che vi scorre sotto.  In realtà i catanesi la chiamano affettuosamente “l’Acqua ‘o linzolu” perché l’acqua che fuoriesce dalla grande vasca tende a formare un lenzuolo d’acqua che si riversa sul fiume sottostante.
La fontana fu costruita nel 1867 da Tito Angelini, in marmo di Carrara, e rappresenta il fiume Amenano rappresento una statua in marmo bianco. Alle spalle vi è una scalinata in pietra lavica che conduce alla Pescheria (Piscaria), l’antico mercato ittico della città. Particolare per i colori ed il vocio incessante dei venditori che ricorda un po’ il Suq arabo e che rende questo mercato unico nel suo genere (a Palermo vi è la Vucceria). Dopo essere stati ammaliati dal folklore e perché no aver fatto un po’ di acquisti dei prodotti tipici siciliani, percorriamo la via più rinomata della città: La via Etnea.

 

Costruita nel XVII secolo a seguito del disastroso terremoto del 169, bisognava creare una via che dal centro della città, il Duomo, arrivasse sino al monte Etna, da qui il nome via Etnea.  Oggi è sede di negozi e botteghe, si può passeggiare tranquillamente, grazie all’isola pedonale e fare acquisti. Da qui, imponente si può intravedere su lato nord l’Etna.
 

Arrivati a Piazza Stesicoro, vi è sulla destra la statua del noto musicista catanese: Vincenzo Bellini.
Di marmo bianco, la base poggia su sette gradini, ad indicare le note musicali, mentre su una colonna è posta la statua raffigurante il compositore. Ai quattro lati della colonna vi sono quattro statue allegoriche delle sue opere più celebri: Il pirata, La sonnambula, I puritani e Norma.
A sinistra invece vi è l’Anfiteatro Romano, visibile dalla piazza, è il secondo per grandezza dopo il Colosseo di Roma e risale al II secolo d.C. Costruito utilizzando la pietra lavica si narra venisse utilizzato per le battaglie navali (le Naumachie) dopo esser stato riempito d’acqua grazie agli acquedotti sotterranei.

 

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Nei pressi di Piazza Stesicoro, esattamente in Piazza Carlo Alberto vi è “A fera o’ Luni” il mercato della città, chiamata così perché anticamente si svolgeva solo il lunedì.
Qui potete “perdervi” tra le varie bancarelle: frutta, verdura, capi d’abbigliamento, bigiotteria, tende e tappeti …un mix di colori, odori e sapori che rendono questa fiera unica nel suo genere.

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