top of page

I dolci di Pasqua

Uova, colombe e ....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al simbolismo originario della Pasqua come rito di rinascita della natura si riconnettono i dolci che contengono ad esempio l’uovo, elemento centrale che con l’avvento del cristianesimo ha assunto in sé il significato simbolico della resurrezione e della speranza, e che campeggia in molte preparazioni pasquali e non solo siciliane. La nascita di questa tradizione va ricercata nelle origini della stessa Pasqua, che si celebrava tra il 14 e il 15 del mese di “nissan”, che corrispondeva all’equinozio di primavera nel calendario ebraico, rappresentando nello stesso tempo anche il principio dell’anno. Poi, come stabilì il Concilio di Nicea, la Pasqua cristiana venne regolata in modo che cadesse la domenica dopo il plenilunio di primavera, ma ciò fece sì che la Pasqua non coincidesse più con l’inizio dell’anno. Rimasero però i riti dell’inizio dell’anno tra i quali i pani con le uova. Ogni anno la Pasqua cade fra il 22 marzo e il 25 aprile ed è sempre la domenica seguente il primo plenilunio di primavera. E' la festa della primavera, quindi, ma soprattutto in questo giorno  per i Cristiani, si celebra la resurrezione di Cristo. Per questo motivo durante la settimana Santa (settimana che precede la Pasqua) si susseguono molte celebrazioni in tutto il mondo latino e questo avvicina tutti, chi più e chi meno, alla religiosità popolare che tira fuori in noi il senso del sacro che abbiamo dentro. Riguardo a questo giorno di festa ci sono molte tradizioni come quella di mangiare le uova che un tempo venivano addirittura portate a benedire per propiziare l'abbondanza.

 

La tradizione dell'uovo di Pasqua è antichissima. I persiani, 3000 anni fa, già consideravano l'uovo di gallina un segno augurale e simbolo della rinascita della natura.La tradizione si sarebbe quindi diffusa in Egitto e in Grecia, mentre i primi esemplari decorati risalirebbero all’antica Cina. Nei paesi a Nord del mondo, come le attuali Russia e Scandinavia, all’uovo sembra fosse connesso un significato legato al Cosmo: l’alimento rappresentava la continua rinascita del ciclo di vita, quindi lo si celebrava con forte sacralità. Non a caso, molte uova in terracotta da sempre si rilevano in sepolcri dalla storia antichissima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In Russia e nell'Europa orientale, la Pasqua è la festa di tutte le feste perché in queste terre fredde la primavera segna il ritorno alla vita e alla felicità e anche per loro l'uovo era diventato simbolo di rinascita e veniva regalato come dono propiziatorio.

Per i primi Cristiani invece, l'uovo rappresentava la resurrezione di Cristo e dopo ogni messa di Pasqua venivano distribuite ai cristiani le uova benedette.Sembra sia stato nel Medioevo, però, che il dono delle uova decorate cominciò ad affermarsi come tradizione pasquale: è in questo periodo storico che, in Germania e nei paesi scandinavi, si diffuse l’abitudine di regale uova colorate la domenica di Pasqua. E proprio in Scandinavia, l’alimento ha assunto un valore anche svincolato dalla religione: la pratica trovò i favori anche da altri culti pagani, come simbolo del ritorno della primavera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Contestualmente, in questi paesi si svilupparono anche le prime tradizioni legate all’albero pasquale: nelle nazioni del Nord Europa, in modo simile al Natale, le ampie fronde di meli e altre piante ancora spoglie vengono addobbate con uova sode, oggi più comunemente sostituite con cartone, plastica e polistirolo. Sempre nel Medioevo, l’uovo pasquale divenne anche un oggetto di lusso: abbellito con metalli preziosi come l’argento, Edoardo I ne commissionò 450 esemplari proprio in occasione della Pasqua. Attorno al XV secolo venivano servite a pranzo le uova sode dipinte a mano ed in molti paesi europei si diffuse la tradizione di servire per colazione un omelette fatta con le uova deposte dalle galline il venerdì santo. Tale usanza durò fino a che Luigi XIV inventò l'uovo di cioccolato, anche se alcuni sostengono che quest'ultimo ci è pervenuto dall'America perché il cioccolato è una pianta d'origine messicana. Nei Paesi dell'est ancora oggi il guscio delle uova viene decorato con ricami preziosi o con fiori e foglie, mentre gli slavi lo decorano con oro e argento e gli armeni ci dipingono i santi. In Grecia vengono dipinte di rosso, mentre in Austria e Germania di verde per rappresentare la natura che sta sbocciando.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma tra tutte queste uova le più importanti saranno sempre quelle degli zar che alla fine del 1800 hanno fatto confezionare da un famosissimo gioielliere Fabergé; queste uova sono tutte in materiali preziosi e decorate con gemme dove all'interno venivano messe sorprese in oro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le decorazioni più "povere" ma ugualmente bellissime, sono quelle africane dove con stoffe variopinte vengono abbellite le varie chiese dove nel giorno di Pasqua vengono celebrate messe cantate e ballate

Mentre il ricorso di massa, con uova di produzione industriale, si è affermato con una certa imponenza nel corso del 900, con un boom a partire dal secondo Dopoguerra, la possibilità che ilcioccolato potesse essere manipolato nelle forme più insolite risale al secolo precedente. È grazie al lavoro dei cioccolatai francesi e svizzeri, infatti, che uno dei più gustosi alimenti esistenti giunge ai giorni nostri. I passaggi sono molti e complessi da sintetizzare, in questo frangente basterà ricordare le innovazioni di François Louis Cailler, il quale nel 1819 realizzò un primo macchinario per la manipolazione del cacao in pasta, affinché il cioccolato potesse essere venduto in tavolette. Ma anche l’ingegno dell’olandese Coenraad van Houte, che negli anni 20 del 1800 inventò una pressa idraulica per separare i grassi dalla polvere di cacao, così che il prodotto potesse essere risultare altamente malleabile, per assumere qualsiasi forma, uova comprese. A Daniel Peter si fa risalire la nascita del cioccolato al latte, mentre da Rodolphe Lindt deriva il conciaggio. La prima produzione industriale di uova di cioccolato sembra essere infine merito di John Cadbury, nel 1875.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come abbiamo visto l'uovo è per tradizione il più famoso simbolo della Pasqua, ma a Pasqua si usa anche mangiare l'agnello, che un tempo invece, veniva sacrificato agli dei per conquistarsene i favori. La tradizione della colomba invece sta a ricordare la pace che tornò fra Dio e gli uomini dopo il diluvio universale, infatti fu proprio una colomba a tornare nell'arca con un ramoscello d'ulivo nel becco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’iconografia più comune dell’uovo cosmico, vede la raffigurazione di un serpente che avvolge le sue spire attorno all’uovo, proprio a rappresentare la direzione che segue la natura nel suo continuo innalzarsi per accedere ad un livello superiore. 

Quest’associazione, molto frequente, con l’allegoria del serpente, cioè con un archetipo universale che concentra in sé tutte le forze cosmiche della Natura, potenzia ulteriormente il profondo significato di fecondità e di vita eterna dell’uovo.

bottom of page