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 Se impera " la  calura" .......

andar per chioschi

Certo non si troveranno nelle tradizionali guide,ma ,a parte la tradizione sono belli,molti in stile liberty.Seguiteci nel percorso tra i chioschi più antichi della città,non solo per gustare le varie specialità ma per apprezzare la struttura e i particolari di questi veri e propri “templi catanesi”.Iniziamo il nostro percorso, rigorosamente a piedi tanto siamo giovani e si può,orbitano quasi tutti in centro, da quello più antico che si trova in piazza Spirito Santo.

Frequentato di giorno,diventa un vero e proprio punto d’incontro la sera per i giovani che bazzicano i locali della zona,diventati da qualche anno molto in.E’ strano fermarsi al chiosco non solo per bere ma con l’intento di descriverne la struttura!E’ in stile liberty, ben curato dai proprietari, ha una forma esagonale di ferro con l’immancabile tettoia per riparare dal sole Restiamo incantati dalla miriade di bottiglie colorate che contengono gli sciroppi. Ci spiegano che sono rigorosamente artigianali,creati e prodotti in un laboratorio alle spalle del chiosco.

Ogni chiosco ha la sua specialità,qui e’ lo “champagnino”  cedrata con uva bianca ed essenza di cola e seltz, va beh, detto così non si può certo cogliere il sapore, né la particolarità dei vari “tamarindo”(digestivo di sapore aspro con l’aggiunta di bicarbonato), “completo”o il classico “limone al limone”.

Provare per credere,niente da spartire con le bibite a cui siamo abituati!!

Il “barman” è cordiale e ci fornisce tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il "ciosco (in italiano diviene "chiosco") non è semplicemente un "punto di ristoro" come potrebbe essere definito da una qualsiasi guida turistica o libro del Touring Club Italiano…il ciosco è un punto di ritrovo diurno e notturno per giovani e meno giovani, è ormai un vero e proprio "cult" e simbolo della vita di ciascun catanese. Ogni catanese ha il suo ciosco preferito…e tanti se ne trovano in giro per la città. Ce ne sono a piazza Roma, a piazza Cavour, in piazza della Borsa per citare quelli in zona centro ma i più famosi sono quelli di Piazza Umberto (piazza Vittorio Emanuele III, lì ce ne sono due: Giammona e Vezzosi) lungo proprio la via Umberto, ad un passo dalla "fera u' lune", cioè in pieno centro a Catania…in questa opinione parlerò un po' della storia e dell'importanza che hanno assunto i chioschi nella vita quotidiana di un catanese .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La storia dei chioschi a Catania si perde nel tempo…e l'evoluzione del modo di preparare e vendere bevande, sciroppi e bibite è stata rapida e trova sicuramente origini nei venditori ambulanti di "acqua e e zammù", cioè acqua e anice che tenendo in fresco l'acqua in posti "ombrosi" strategici delle città riusciva a dissetare e rinfrescare l'ugola dei catanese in cerca di un modo per alleviare le sofferenze provocate dal gran caldo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel tempo, da una attività ambulante, la vendita di bibite fresche, che potevano essere o acqua e zammù o acqua e limone, si trasforma in vendita in veri e propri negozietti dislocati nelle varie piazze e piazzette catanesi. Questi piccoli negozietti, quelli che chiameremo comunque storici, hanno una particolarità nella loro forma…in pratica sono delle piccole casette a forma esagonale con un tettuccio in legno…in cui gli avventori potevano da ognuna di queste sei parti in cui era presente una finestrella con tanto di appoggio in cui è possibile ordinare, bere e ripararsi dal sole poiché ognuna di queste aperture è anche dotata di una piccola ma efficace tettoia.
Passano gli anni e si comincia anche ad usare oltre all'acqua naturale liscia anche l'acqua naturale frizzantina rinvenibile in fonti sul versante sud-ovest dell'Etna…e poco dopo arrivano nell'ordine gli sciroppi ed in seguito il seltz. Sembra, infatti , che la tradizione degli sciroppi di frutta mescolati al seltz derivi dall'utilizzo dell'acqua naturalmente effervescente del lago di Naftia, nei pressi di Palagonia (la cosiddetta mofeta dei Palici, caratterizzata da forti emissioni di anidride carbonica. Gli sciroppi, inizialmente, erano di pochi gusti e mono-marca, le famose bibite Fabbri ma poi nel tempo i vari cioscari catanese si sono a poco a poco industriati e passati dalla semplice vendita anche alla produzione di tali sciroppi: ed arrivano così nei diversi cioschi bibite preparate con sciroppi "home-made" essenzialmente al sapore di mandarino, la famosa orzata, o il tamarindo ma anche bibite assolutamente inedite come il cosiddetto "sciampagnino" (cedrata con acqua e seltz). A tutt'oggi diversi cioschi vendono esclusivamente bibite con sciroppi di propria produzione.
Come dicevo prima il fatto di andare al ciosco per un catanese è una tradizione che tra l'altro non ha praticamente nessun riferimento né in altri luoghi siciliani o fuori dalla Sicilia ed è talmente radicato nel DNA del catanese che non è neanche un fenomeno passeggero o una moda temporanea quella di passare a bere qualcosa al ciosco.

Al ciosco potreste anche ordinare un caffè, una bibita classica come una coca cola…ma se farete ciò, tutti gli avventori del ciosco vi noteranno e proveranno per voi una certa nota di "antipatia"…dovete adattarvi alla tradizione…
Ed allora cosa prendere?...la bibita tradizionale è sicuramente seltz, limone e sale…che consiste in una spremuta di limoni in acqua gassata, con aggiunta di seltz (quella morbidissima schiuma che si deposita in alto) ed una cucchiaiata abbondante di sale…la bibita che berrete sarà talmente dissetante e soprattutto avrà un effetto digestivo nel vostro stomaco da lasciarvi davvero soddisfatti e felici per la scelta…
Un'altra bibita che tira moltissimo nasce dall'accoppiata tra il limone ed il mandarino…che prende così l'aspro del limone ed il sapore dolce del mandarino. Un altro ottimo digestivo è il tamarindo con limone e bicarbonato mentre tra i vari sciroppi quello al mandarino verde risulta essere una piacevolissima e gusto novità. Così anche a chi non piace il limone non rimarrà a bocca asciutta.
Come dicevo prima la tradizione del ciosco a Catania non è una moda passeggera…e diversi sono i cioschi storici.

 Quasi tutti i chioschi  sono  sempre aperti , quelli che si trovano in Piazza Umberto, sono operativi praticamente quasi 24 ore al giorno e non solo ma anche 365 giorni all'anno perché ormai la tradizione del ciosco non si esaurisce con la fine dell'estate. Gli sciroppi sono favolosi, il servizio definirlo rapido è quasi un insulto…è rapidissimo…e secondo l'antica tradizione…dovreste vedere con che rapidità tagliano i limoni, li spremono e poi aggiungano seltz e sale…è proprio uno spettacolo nello spettacolo…e poi i prezzi sono contenuti…
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E' davvero molto piacevole precede o anche concludere una serata passata in pizzeria, al cinema o in discoteca o in qualsiasi altro posto con un salto finale da Giammona. Inoltre, se avete di gusti particolari…vi assicuro che chi vi sta servendo non si sottrarrà alle vostre anche più strane esigenze…
Il ciosco Giammona è praticamente a gestione familiare…e se avrete la fortuna di trovare il titolare in persona…vedrete che non si sottrarrà a raccontarvi i tanti aneddoti di vita catanese legati alla storia del suo ciosco…
Infine una nota carinissima…ormai da un po' di tempo, il ciosco Giammona è ritornato alle vecchie tradizioni ed è divenuto anche itinerante. Mi è, infatti, capitato che 3 anni fa, a Nicolosi ad una festa privata di ritrovarmi davanti ad un vero e proprio ciosco…con tutti i suoi sciroppi, il seltz ed il limone, gestito ed organizzato proprio da Giammona…è stata proprio la ciliegina sulla torta…

Andar per chioschi  è un'abitudine che coinvolge tutte le generazioni di catanesi e di coloro che vivono in città, dagli studenti universitari  ai turisti , anche quelli da " una toccata e fuga". Ognuno di noi ha un ricordo legato ai chioschi  e non solo quelli di piazza Umberto, si trovano disseminati per la città ,da piazza Federico di Svevia ( la piazza del castello Ursino ,per intenderci, ) a piazza Roma , a piazza Cavour ( piazza Borgo, eh sì , per noi catanesi le piazze sono spesso conosciute con un nome altro, che niente ha a che fare con la toponomastica, ma ve lo spiegherò ain altro momento) ,a piazza Carlo Alberto ( la piazza del mercato ,o fera 'o luni ) ,insomma ovunque. Attenzione però , niente a che vedere con i nuovi Chiosco-bar ..!

La solerte abitudine di fuggire al caldo serale presso questi dispensatori di refrigerio è una delle prime cose che si  apprendono vivendo qui a Catania: sono state tantissime le notizie sugli sciroppi, i frappè, i completi alla menta, la spuma di caffè e il limone e sale e quanto altro davvero si possa desiderare per refrigerare le arse papille, tutto governato dal perfetto seltz.
E davvero sono stati tantissimi i momenti piccolissimi e bellissimi che si sono provati e passati insieme ai chioschi, con le lingue colorate dall'ennesimo mandarino o le divertenti dispute per la superiorità del "limone al limone" sul "mandarino al limone" (è ovvio che il primo è insuperabile!)... e ancora tutti gli abbracci, i baci, le risate e le mani che si toccano, appiccicose di zucchero e di nettari, ma sempre felici di esserci, con quel tepore nell'aria ( e spesso la calura soffocante)  e il gelo in bocca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chioschi a Catania

Vorrei essere assetato a Catania,
camminare per strada io e il sole,
sentire le cicale trapanare il cielo:
fanno i buchi per le stelle di stanotte...
avere le visioni, vedere le oasi
e dire: che ci faccio, io so cosa voglio...
E' afoso il mondo come una stireria all'aperto,
un forno, e l'uomo è il pane che cresce e si cuoce
soprattutto d'estate come adesso
che cammino assetato a Catania...
e io so che ci sono città dai cento
grattacieli, dai cento mulini a vento,
dai cento decentramenti, dai cento
isolotti pedonali al centro, dai cento
supplementi dei giornali, dai cento
interventi straordinari, dai cento
ripulimenti delle strade con cento
divieti di sosta in certi orari... io so
che ci sono città che non sanno vivere
come si vive a Catania d'estate
quando più fa caldo meglio è, perché
non ha vissuto chi non sa che cos'è
un chiosco delle bibite a Catania...
e ce ne sono cento... e tu ti ci avvicini
portando il tuo deserto sulla lingua
e un principio di incendio tra i capelli...
e senti il ghiaccio spezzarsi come il cuore
di un ghiacciaio, per te che quasi fuso passi...
e senti la frutta spasimare e liquefarsi in succo...
così è... allora sì che è estate, l'estate passionale
a Catania, quando tutta la tua umana sete ti assale.

 

Autore Pasquale Panella
Fonte Tg2 Mistrà

Pasquale Panella, autore di questa poesia e di tutte le poesie del programma Mistrà, è l'autore che ha scritto gli ultimi 5 album di Lucio Battisti, degli ultimi lavori di Zucchero e Minghi e dei testi di Notre Dame de Paris di Cocciante.


Ogni chiosco ,lo abbiamo già detto, ha la sua specialità ma  tra i chioschi storici ci sembra doveroso ricordare quello di piazza Iolanda , per i suoi frullati alla banana ,serviti in enormi bicchieri con ghiaccio tritato che potrebbero davvero sostituire un pasto, ma che noi giovani gustiamo con piacere  a qualunque ora del giorno e della notte .

Per finire merita tutto il nostro plauso il frappè di nutella fatto nel chiosco di piazza Roma, angolo con via Antonino Longo...libidine !  In un frullatore mettono nutella latte e 2 briosche Tomarchio e dopo aver frullato, lo mischiano con una densa sostanza liquida bianca che la preparano prima con uno strano frullatore ( altro non è che panna e latte) ,il tutto si fonde in una sinfonia di sapore e...in una straordinaria bomba calorica, ma siamo giovani e si può fare. Un consiglio è meraviglioso anche per i meno giovani, ti riconcilia con la vita dopo una giornata pesante.

 

 

 

 

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