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L'Etna di Hefèsto

Esiste un mito bellissimo che ha come protagonista uno zoppo d'acutissima intelligenza che proprio grazie a questa sua dote riesce a riscattare addirittura il proprio titolo di divinità.

Il protagonista è Hefèsto, dio del fuoco e dei metalli, colui che imparò per primo a modellare oro, rame e bronzo. Figlio di Zeus ed Hera, non appena nato e veduto in difetto di una gamba, fu gettato giù dall'Olimpo dalla stessa madre. Crebbe nel mare dove cadde e fu accolto e allevato da alcune  ninfe. Presto imparò a forgiare i metalli e si produsse così da vivere. Fece la sua fucina nelle cave dell'Etna dove veniva aiutato dai Ciclopi. In lui era però la brama di riconquistare l'Olimpo e il titolo che gli spettava di dio. Allora forgiò un trono d'oro e lo mandò ad Hera. 

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Non appena Hera lo vide si innamorò di tale raffinatezza d'artigianato e vi sedette. La seduta bellissima era un trabocchetto: Hera infatti non poté più rialzarsi e nessuno riuscì più a issarla sù!
Fu chiamato a ritornare sull'Olimpo Hefèsto.
Prima di liberare la madre tuttavia egli fece promettere a Zeus che:
1) le porte dell'Olimpo fossero da allora sempre aperte;
2)gli fosse riconosciuto il titolo di dio;
3) gli fosse data in sposa la dea più bella, Afrodite.

Gli fu tutto concesso.

Persino il mito greco insegna che è nella capacità umana saper colmare ogni fragilità e che la forza della mente e del talento può invertire la propria sorte. Persino il mito greco insegna che è nella capacità umana saper colmare ogni fragilità e che la forza della mente e del talento può invertire la propria sorte.

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Paola Tricomi

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