Catania e il cinema
Chi scrive è una ragazza che è stanca di essere considerata “la classica siciliana”.
Scordate la Sicilia de “Il giorno della civetta”.
Scordate la Sicilia de “la Capinera”.
Scordate la Sicilia di “Rosso Malpelo”.
Scordate la Sicilia di “conversazione in Sicilia “.
Scordate la Sicilia di Gesualdo Bufalino “Vi è una Sicilia “babba” cioè mite, fino a sembrare stupida; una Sicilia “sperta” cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode. Vi è una Sicilia pigra, una frenetica, una che si estenua nell’angoscia della roba, una che recita la vita come un copione di carnevale, una, infine, che si sporge da un crinale di vento in un accesso di abbagliato delirio….”
La Sicilia come suolo calpestabile è sempre quella: piena di fascino, miti, leggende e tradizioni, sono i giovani siciliani che sono cambiati. (Maria Torrisi)
Catania e il suo territorio, dall'Etna al mare di Acitrezza, dalle campagne della Piana ai vigneti sulle colline, è stata da sempre un set cinematografico perfetto per girare qualunque film. Dai film tratti da capolavori della letteratura ai film di fantascienza , dove il territorio roccioso del vulcano si presta bene ai paesaggi lunari .
Se c’è una via in Sicilia che per la sua bellezza è stata più volte set di numerose scene cinematografiche, è sicuramente la barocca via Crociferi di Catania. Una piccola strada che è un concentrato d’arte con le sue chiese più volte immortalate dai tanti registi che non hanno saputo resistere al fascino di questa via.
Il debutto cinematografico di via Crociferi avviene nel ‘54 con L’arte di arrangiarsi di Luigi Zampa, dove la via barocca è scenario dei comizi politici che infervoriscono l’arrivista e voltagabbana Alberto Sordi. Successivamente l’incanto di via Crociferi è risaltato dal bianco e nero de Il bell’Antonio di Mauro Bolognini, che in questo scorcio di Catania mette in scena il dramma di Aldo Magnano che assiste impotente alla decisione della chiesa di annullare il matrimonio del figlio (video). L’elenco dei film continua con Paolo il Caldo, dove via Crociferi è sede della farmacia in cui più volte si reca Giancarlo Giannini, con Storia di una capinera di Franco Zeffirelli che immortala la via nelle ore notturne, e anche Lina Wertmuller la scelse per alcune scene di Mimì metallurgico, mentre la più recente apparizione avviene nel 2007 con I Vicerè, film in cui il regista Roberto Faenza fa un abbondante uso delle meraviglie barocche di cui è ricca la città di Catania.
villa cerami - I Vicere
Piazza Duomo - I Vicerè
monastero dei Benedettini - I Vicerè
Acitrezza - I Vicerè
Ma non è ancora finita.
Vista la bellezza dei paesaggi della zona del catanese, grandi registi hanno deciso di utilizzare tali zone per alcuni dei loro film, come ad esempio Gerorge Lucas nel suo "Star Wars: Episodio 3 - La vendetta dei Sith" che ha utilizzato il magnifico paesaggio dell'Etna per mostrare delle eruzioni laviche di uno dei tanti mondi che si vedono nel film, o anche Francis Ford Coppola nella trilogia de "Il Padrino" che ha utilizzato alcune zone dell'hinterland catanese per girare delle parti dei 3 film